Ciao ciao Tep, benvenuta Busitalia (insieme ad Autoguidovie). Il comune di Parma ha ufficializzato mediante nota stampa che la stazione appaltante Smtp ha «ufficialmente sciolto le riserve sulle procedure di valutazione di ammissibilità dell’offerta dell’associazione temporanea d’impresa Autoguidovie-Busitalia che hanno dato esito favorevole a quest’ultima». Il trasporto pubblico di Parma e provincia passa in aggiudicazione provvisoria ai due soggetti. Un fatto, peraltro, già previsto dalle indiscrezione girate negli ultimi mesi. Busitalia, inoltre, ha visto chiudersi pochi giorni fa la maxi gara da oltre 1360 autobus bandita a fine 2016 (clicca qui per leggere com’è andata).

Comune di Parma contro Tep

Il Comune si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa e critica duramente la scelta di Tep di andare a gara da sola, una strategia «portata avanti dal presidente Rizzi contro gli indirizzi ricevuti da entrambi i soci, che ha portato alla perdita della titolarità pubblica del servizio del territorio. Abbiamo più volte rappresentato in sedi ufficiali la nostra volontà di trovare nella partnership con le altre aziende regionali, un elemento che ci avrebbe permesso di sostenere con maggiore forza la concorrenza di aziende nazionali ed europee di dimensioni ben più grandi di Tep, ma il CdA, purtroppo, non ha seguito questa strada con la sola eccezione del nostro delegato che ha riportato in assemblea i nostri propositi». Del resto, dall’altra parte della barricata hanno presentato un’offerta non solo l’ati tra la controllata delle ferrovie e Autoguidovie, ma anche l’ati Tper-Seta. Tutti accoppiati appassionatamente, insomma. Tranne l’azienda di proprietà di Comune e Provincia di Parma, che è comunque riuscita a piazzarsi al secondo posto: l’offerta di Busitalia-Autoguidovie è risultata la vincente con un punteggio di 100/100, seguita da Tep con 84,800/100 punti e infine Tper-Seta con 64,238/100 punti.

Tep – Busitalia. Ricorso al Tar?

In ogni caso, non pochi benefici deriverebbero da una gestione Busitalia, in piena e dirompente espansione in tutta Italia (citiamo solo qualche passaggio: Salerno, Umbria, Campania, Alessandria). Lo scrive sempre il Comune nella stessa nota: «non nascondiamo che vi potrebbero essere ricadute positive per il servizio vista l’ingente quantità di investimenti che Autoguidovie/Bus Italia si sono impegnati a portare sul territorio per aggiudicarsi l’offerta. Da parte nostra continueremo ad avere la massima attenzione affinché il miglioramento del servizio non avvenga a discapito delle condizioni di lavoro di autisti e personale». In ogni caso, non è escluso che anche questa volta, prima di vedere il servizio passare definitivamente di mano, si debba passare dalle aule del Tar: «Ora diventa fondamentale che il CdA valuti tutte le azioni da intraprendere per verificare un eventuale ricorso contro l’aggiudicazione provvisoria per non lasciare nulla di intentato».

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