Anav ha annunciato il lancio di una petizione nazionale ed europea per chiedere razionalizzazione e trasparenza nell’applicazione dei ticket bus, le tasse d’ingresso ai centri storici che colpiscono gli autobus turistici. Il tutto all’indomani del servizio di “Striscia la notizia” sul tema.

Un prelievo da 100 milioni annui

«Sono oltre 50 i comuni italiani, meta di circa il 70 per cento del flusso turistico nazionale, ad applicare il cosiddetto “ticket bus” con un prelievo annuo sulle imprese – che poi ricade sui turisti – che sfiora i 100 milioni annui ed incide in media per il 10 per cento sui costi del trasporto con autobus, con punte ancora maggiori sui singoli servizi di trasporto», si legge nella nota diramata da Anav, non nuova a far sentire la propria voce contro le tasse d’accesso ai centri storici. A novembre scorso Vinella aveva scritto al governo per richiamare l’attenzione sugli aumenti in vista per i ticket bus. Inserendosi nella scia dell’ondata di attenzione scaturita dal servizio del programma televisivo, il presidente di Anav ha commentato: «Finalmente anche i media si occupano della questione ‘ticket bus’ dando voce alla protesta di Anav e delle sue imprese che, da anni, lamentano iniquità e gravosità delle tariffe d’ingresso applicate ai bus a fronte di nessun beneficio in termini di servizi e/o infrastrutture per autisti e visitatori».

«Ticket bus? Esigenze di cassa»: parola di Vinella

«Si tratta di tariffe – prosegue il vertice di Anav – che i comuni impongono esclusivamente per esigenze di cassa e che nulla hanno a che vedere con le asserite esigenze di decongestione del traffico e di tutela dell’ambiente. In altri Paesi europei sono altri e ben più efficaci gli strumenti adottati per contrastare traffico e inquinamento, come evidenziato anche da Striscia La Notizia. Solo in Italia, Paese a vocazione turistica per eccellenza, si applicano pedaggi per l’accesso dei bus turistici alle città d’arte». E annuncia l’avvio della campagna: «Abbiamo deciso di lanciare , insieme alle altre Associazioni del settore, una petizione pubblica che verrà consegnata al Governo e al Parlamento italiano e alle Autorità europee per chiedere sostegno alla nostra richiesta di razionalizzare e rendere trasparenti e proporzionali i criteri di applicazione ai bus turistici delle tariffe di accesso alle città, il cui gettito deve essere vincolato alla creazione o miglioramento dei servizi e/o infrastrutture per l’accoglienza dei turisti».

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